Dagli incontri tra la Regione Piemonte, la Regione Lombardia, l'amministrazione di Asti e Trenord arrivano buone notizie per quanto riguarda i collegamenti tra Asti e Milano in concomitanza
Dagli incontri tra la Regione Piemonte, la Regione Lombardia, l'amministrazione di Asti e Trenord arrivano buone notizie per quanto riguarda i collegamenti tra Asti e Milano in concomitanza dell'Expo. La tratta Milano-Alessandria, attualmente coperta dal servizio della compagnia ferroviaria privata lombarda, avrà come capolinea Asti assicurando così una mobilità diretta tra la nostra città e il capoluogo lombardo. La conferma arriva dall'assessore al turismo Andrea Cerrato: «A partire dal 26-27 aprile ci saranno tre corse da Asti a Milano (6,45-8,35; 12,52-14,35; 18,52-20,35) e tre corse da Milano a Asti (8,25-10,07; 13,25-15,08; 18,23-20,26).
Ancora in fase di valutazione con la Regione la possibilità di aggiungere un ulteriore treno in partenza da Milano alle 23-24 con arrivo ad Asti all'1,30-2,00 per chi scegliesse il biglietto Expo night che prevede un ingresso valido dalle 18 alle 23. La Regione ha inoltre in programma due servizi su gomma: uno destinato ai centri del sud Alba-Asti-Alessandria-Milano Rho, l'altro ai centri del nord Torino-lago Maggiore-Milano Rho». Qualche collegamento in più in tempi ragionevoli tra Asti e Milano che andranno sicuramente a vantaggio del tanto atteso scambio turistico tra Expo e patrimonio Unesco astigiano.
Certo non si può dire lo stesso per i territori che a pieno diritto rientrano nella core zone delle colline Patrimonio dell'Umanità, vale a dire Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Mombercelli, Montegrosso, Nizza Monferrato, Vaglio Serra, Vinchio, Calosso e Canelli. Una volta arrivati ad Asti chi volesse raggiungere queste località con i mezzi pubblici dovrà comunque attendere coincidenze utili e sottostare al fermo del fine settimana. Situazione che l'amministrazione si propone di risolvere con l'organizzazione di tour delle località Unesco sul modello delle Langhe Sightseeing Tour attivato ad Alba in occasione dell'ultima fiera del tartufo grazie a una trattativa in corso con la privata "Bus Company" che ha sedi a Torino, Villafranca Piemonte, Alba, Mondovì e Cuneo.
